Il sole si sta spegnendo sopra un mare di nubi e di nebbia che circondano la valle. Il tappeto di pini e larici porta fino al torrente imbiancato. Le nevi si tingono di un livido viola fluorescente e a tratti, come diamanti dispersi da un pazzo, luccicano i cristalli di ghiaccio. Ancora un minuto e tutto si colora d’oro. La montagna pian piano ritorna purpurea, ma è questione di istanti. Proprio quando vorresti che il tempo si fermasse per sempre, magnificamente il sole è già sparito e un enorme lenzuolo azzurro ricopre ogni cosa, come l’ombra di un gigantesco falco. Poi arriva la notte, un grande mantello blu tempestato di luci che riempie gli occhi e il cuore e ti lascia addosso una sensazione di vertigine e di vuoto. Sembra di essere immersi nel velluto più raro e anche il freddo diventa sopportabile. Questo è il momento in qui il silenzio si posa su ogni cosa e la montagna sembra trattenere il fiato. E’ una lunga attesa che alle prime luci dell’alba…
Silvia, IE Cazzago di Pianiga
sabato 30 maggio 2009
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bravi complimenti
RispondiElimina(e' alessandro tommasin ke scrive)
bravi!!!!!
RispondiEliminaGRAZIE...
RispondiEliminaPERò NON C'ERANO PIù PERSONE A SCRIVERE QUESTO TESTO, C'ERO SOLO IO :-)
COMUNQUE GRAZIE ANCORA.